Principali sintomi

 

Il nodo corto è responsabile del progressivo avvizzimento delle viti, i suoi sintomi compaiono casualmente negli appezzamenti e successivamente si sviluppano in focolai più o meno grandi.

Le foglie che crescono sulle viti malate mostrano varie anomalie nel colore e nella forma. Si possono quindi osservare variegature o mosaici di colore giallo dorato localizzati inizialmente lungo le nervature per poi generalizzare a tutto o parte del lembo fogliare.

A volte anelli o linee sono visibili per trasparenza sulle foglie giovani. Si osservano anche anomalie nella morfologia del limbus: venature aberranti con asimmetrie, foglie doppie o tagliate irregolarmente o con dentellatura più marcata.

Si noti che in letteratura si parla talvolta di “variegatura reticolata” per caratterizzare i sintomi di nodo corto associato ad un ceppo di GFLV VB (per bendaggio venoso). È caratterizzato dalla presenza di bande più o meno clorotiche lungo le venature, che si amplificano con l'approssimarsi della maturazione degli acini.

Viene riportata anche la “malattia dell'enazione”, legata al ceppo GFLV EN (per l'enazione della vite). È caratterizzato dalla formazione di escrescenze a forma di cresta sul lato inferiore delle foglie.

Queste escrescenze, chiamate anche enazioni, misurano da 2 a 3 mm di altezza e da 3 a 5 mm di larghezza e sono più o meno parallele alle vene principali. Le foglie colpite sono deformate e assumono l'aspetto di un ventaglio. I più colpiti possono cadere prematuramente.

I rametti sono talvolta appiattiti, e soprattutto rivelano internodi più corti, talvolta doppi nodi. Mostrano anche crescita a zig-zag, fasciazioni e biforcazioni. La proliferazione dei rami corti conferisce alla vite una forma cespugliosa.

Possono apparire scolorimenti su viticci e grappoli. La fertilità di quest'ultimo è disturbata, possono verificarsi coulure (caduta di fiori o giovani frutti) e acinellatura (mancata maturazione della vite che porta ad un parziale aborto dell'uva).

Inoltre, le bacche possono successivamente maturare in modo irregolare, la loro qualità si è deteriorata e le rese ridotte.

Aggiungiamo che le viti precedentemente colpite hanno un apparato radicale più limitato, e che molto spesso finiscono per morire.

 

  • Danno

Il pareggio giudiziario ha ripercussioni sia sulla quantità di uva prodotta, ma anche sulla loro qualità. Infatti, indebolendo le viti, diventano meno produttive. Ad esempio, le viti legate moderatamente corte hanno una resa ridotta dal 20 al 30%. In casi estremi, le riduzioni della resa possono avvicinarsi all'80%. Questa situazione è in parte spiegata dai fenomeni di coulure e millerandage che accompagnano questa malattia virale. L'influenza della corte vincolata sulla qualità delle uve raccolte varia secondo gli autori: senza effetto per alcuni, ottenendo uve più concentrate in zuccheri e meno cariche di acidi organici per altri. In quest'ultimo caso si potrebbe parlare di benefico influsso del nodo corto se questo non fosse fatto a scapito della produttività del vigneto.

Infine, va notato che una piantagione colpita rimarrà così irreparabilmente e che, in casi estremi, dovrebbe essere considerato lo sradicamento prematuro delle viti.

Ultima modifica07/12/21
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